
Il manuale diagnostico DSM-5 non divide la diagnosi di abuso e dipendenza da sostanze diventando un unico disturbo racchiuso in 11 sintomi.
La sostanza è assunta sempre in maggior misura, vi è il tentativo di controllarla, molto tempo viene speso per procurarsela o riprendersi, c’è un forte desiderio di uso della sostanza, ripercussioni in ambito scolastico o lavorativo, uso continuativo nonostante la presenza di problematiche causate dalla stessa, riduzione delle importanti attività della persona, l‘uso anche quando è pericolosa per la persona, l’assunzione nonostante la consapevolezza delle conseguenze, il bisogno di assumerne sempre di più (tolleranza), sintomi da astinenza.
Tutto ciò è definito “Disturbo da Uso di Sostanze”.
Chiaramente la dipendenza non riguarda solamente le droghe , NON distinguibili in leggere e pesanti, come comunemente vengono definite, ma riguarda anche altre sostanze. Anche l ‘alcool e il tabacco creano dipendenza.
Negli ultimi anni è subentrata la Dipendenza da internet (Internet Addiction Disorder), con conseguenti ripercussioni sulla comunicazione e le relazioni sociali. Altra categoria delle dipendenze è quella collegata al gioco d’azzardo classificata come “Disturbo da gioco d’Azzardo”. Nella persona affetta da questo disturbo vi è lo scopo di raggiungere l’ eccitazione desiderata diventando irritabile quando tenta di ridurlo. Spesso è dominato dal pensiero del gioco d’azzardo. Spesso gioca quando si sente in colpa, depresso o ansioso. Le conseguenti bugie per nascondere questa attività sono frequenti.
Altra dipendenza importante è la “Dipendenza Affettiva” (DA), dove la persona nega le proprie necessità pur di non perdere il partner. Altre ancora sono lo shopping compulsivo, la dipendenza da attività fisica e la dipendenza da sesso. Sempre più spesso si parla di doppia diagnosi, ovvero la concomitanza con disturbi psichici, come ansia e depressione, con il consumo di sostanze e altre forme di dipendenza.
La sostanza diventa per la persona una forma di autocura che viene usata per far fronte al disagio psichico.
Alla base delle dipendenze vi è l’impossibilità di frenare l ‘attuazione del comportamento per tale motivo si dice “compulsivo”.
In base a molte ricerche fatte, anche da me, su campioni di oltre 1.000 persone dipendenti, alla base vi sarebbe una personalità insicura-dipendente. Probabilmente con aree problematiche a partire dalle prime figure di attaccamento.
Chiaramente ogni persona ha la sua storia che va ascoltata ed accolta, ma la cosa importante è che se ne può uscire basta avere la giusta motivazione. A tale proposito intraprendere un percorso di psicoterapia può essere un valido aiuto.
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