Questo disturbo (DAP) si mostra come un’ episodio molto intenso di ansia e dura in media 15-30 minuti creando molta paura e disagio. Gli attacchi di panico sono vissuti come imprevedibili, causando angoscia e terrore senza che la persona riesca a trovare apparentemente una ragione. Spesso irrompono nella quotidianità rendendoli ancora più spaventosi non riuscendo ad identificare una causa esterna.
Per la diagnosi occorrono 4 o più sintomi:
– difficoltà respiratorie
– paura di morire o di impazzire
– palpitazioni
– sudorazione
– dolori al petto
– vertigini, tremori, brividi o vampate di calore
– formicolio agli arti
– rossore al viso o al petto
– nausea e disturbi addominali
– percezione di non essere nel proprio corpo
– terrore che stia accadendo qualcosa di terribile
– pianto incontrollabile
Spesso all’attacco vero e proprio segue il disturbo di panico che consiste nella ripetuta comparsa di singoli attacchi andando a cambiare il comportamento della persona.
All‘inizio la persona si spaventa molto tanto che è “ costretta” ad andare al Pronto Soccorso. Spesso la tachicardia le fa pensare di avere un infarto in corso.
Durante la crisi è importante respirare profondamente, cercare di rilassare i muscoli e parlare e chiedere aiuto.
Spesso il segnale di allarme che ci arriva ci vuole segnalare qualcosa, ci dice che è arrivato il momento di pensare a noi.
Seguire le motivazioni esterne , i ragionamenti per placare le emozioni profonde non serve a reprimere la forza dentro di noi che sempre è pronta ad esplodere quando meno ce lo aspettiamo. Pensiamo ad un vulcano e alla sua esplosione di tutto il contenuto che si è accumulato negli anni: questo è il panico.
L’aiuto della psicoterapia è necessario in quanto le “parole” diventano il ponte che può riavvicinare la persona alle sue sensazioni ed emozioni.
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